La normativa italiana finora non ha mai messo in atto azioni atte a prevenire e/o sanzionare l’utilizzo abusivo di una successione di contratti a tempo determinato per il personale della scuola.
A seguito della pubblicazione, in Gazzetta Ufficiale, della legge n.166 del 14 novembre, riguardante le disposizioni urgenti per l’attuazione di obblighi derivanti da atti dell’Unione europea e da procedure di infrazione e pre-infrazione, pendenti nei confronti dello Stato italiano, è possibile, a seguito di ricorso, un indennizzo da 4 a 24 mesi, dell’ultima retribuzione, in base alla gravità dell’abuso e alla durata complessiva dei contratti, per i lavoratori della scuola che hanno subito l’abuso reiterato dei contratti a termine.
La misura del risarcimento è stabilita dal Giudice.
Lo studio legale SNALS è disponibile per la verifica dei presupposti del ricorso di ogni ricorrente, analizzando la specificità di ogni caso e l’opportunità dell’azione legale.