
Risposte concrete anche per le categorie “dimenticate” dal Pnrr.
Il Consiglio dei Ministri del 15 giugno ha approvato il Decreto-legge “PA2”. Gli interventi di interesse del Ministero dell’Istruzione e del Merito riguardano l’accelerazione delle procedure concorsuali per l’assunzione di docenti nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), la formazione iniziale degli insegnanti, nell’ambito della riforma del reclutamento prevista dal PNRR, il rafforzamento della capacità amministrativa del MIM. DECRETO-LEGGE-PA-BIS-2
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Arriva a partire dall’anno scolastico 2024 – 2025 il liceo del Made in Italy, istituito dal nuovo Disegno di Legge promosso dal Governo Meloni e approvato il 31 maggio 2023.
Il nuovo liceo, che prenderà il posto dell’opzione economico – sociale del Liceo delle scienze umane, servirà a promuovere le conoscenze, le abilità e le competenze connesse al Made in Italy.
E’ arrivato l’ok della Ragioneria dello Stato per lo stanziamento di ulteriori 300 milioni da destinare agli aumenti degli stipendi dei docenti messi in pagamento anticipato, rispetto alla firma del contratto, a dicembre scorso.
Sarà il secondo aumento dopo quello previsto dal CCNL, la cui firma definitiva è attesa al tavolo di confronto tecnico tra Aran e sindacati.
La preintesa firmata a dicembre prendeva in considerazione anche un una-tantum per riconoscere ai lavoratori una parte degli arretrati non percepiti negli anni 2019, 2020, 2021 e 2022 a causa del ritardo con il quale il contratto è stato firmato.
Importanti novità ci sarebbero anche su quest’ultimo aspetto, nel senso che al Ministero sono al lavoro, unitamente a NoiPA, perché anche il personale che in questi anni ha lavorato con contratti di supplenza breve e saltuaria possa ricevere gli arretrati probabilmente già da questo mese, al più tardi con l’emissione di aprile.
E’ bene ricordare che gli arretrati sono stati erogati con una emissione speciale nel mese di dicembre scorso e che questa ha riguardato solo il personale di ruolo.
I motivi per cui non è stato possibile procedere celermente con il calcolo degli arretrati per i docenti supplenti sono da attribuire alle difficoltà, da parte di NoiPA , di estrarre i dati di tutte la supplenze fatte dai lavoratori dal 2019 al 2022.
Pasquale Gallotta
Segretario Provinciale
Snals Salerno
Pare che sia in arrivo una legge che darà la possibilità di ricevere in anticipo una parte della liquidazione (TFS), ma solo a chi è stato assunto prima del 2001.
La proposta è stata presentata dai principali gruppi bancari italiani ed è stata presa in seria considerazione dall’attuale Governo che potrebbe inserire un emendamento al decreto Crediti fiscali.
Si tratterebbe di una grande novità per docenti e Ata e in generale per tutti i dipendenti pubblici (circa tre milioni) che, ad oggi, diversamente dai lavoratori privati, non possono ottenere una parte della liquidazione prima della pensione.
La Legge, come segnalano alcune fonti d’informazione, consentirà ai lavoratori del pubblico impiego di ottenere un prestito in banca garantito dal TFS, che poi dovrà essere restituito con gli interessi applicati appena arriva la liquidazione.
La norma auspicata sarebbe conveniente sia per le banche, sia per i lavoratori. Le prime potrebbero contare su prestiti sicuri, in quanto la liquidazione di un pubblico dipendente rappresenta una garanzia, i secondi potrebbero impiegare tale prestito per far fronte ad esigenze personali e familiari senza impegnare il proprio stipendio (come la cessione del quinto) o ricorrere ad altri tipi di finanziamenti.
Rimane però l’amarezza di vedere confermata l’ennesima disparità di trattamento tra lavoratori del pubblico e del privato. Perché questi ultimi non versano alcun interesse quando riscattano in anticipo il Tfr ed invece i dipendenti pubblici si?.
Pasquale Gallotta
Segretario provinciale Snals Salerno