Articolo pubblicato su La Città di Salerno il giorno 05/12/2021
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Dal prossimo 15 dicembre il personale scolastico potrà accedere in istituto solo se vaccinato. Non saranno, dunque, più validi il green pass temporaneo ottenuto con il tampone. E chi, tra il personale docente e non docente, non rispetterà quest’obbligo sarà sospeso dal lavoro. Tempi duri, dunque, per gli insegnanti e il personale Ata “no vax” che, per mantenere il posto di lavoro, dovranno per forza immunizzarsi con il vaccino.
Obbligo vaccinale.
Il richiamo all’obbligo vaccinale riguarda tutto il comparto scuola, ovvero il personale: del sistema nazionale di istruzione (scuole statali e paritarie, ivi compresi i centri provinciali per l’istruzione degli adulti (Cpia); delle scuole non paritarie; dei servizi educativi per l’infanzia di cui all’articolo 2 del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65; dei sistemi regionali di istruzione e formazione professionale (Iefp); dei sistemi regionali che realizzano i percorsi di istruzione e formazione tecnica superiore (Its). Sospensione ma non licenziamento. A controllare docenti e Ata dovranno essere i dirigenti scolastici. Il personale non in possesso di green pass vaccinale avrà cinque giorni di tempo per produrre la documentazione che attesta l’avvenuta vaccinazione o la richiesta di vaccinazione. Chi non può sottoporsi a vaccinazione, per cause di salute, deve presentare il certificato di esonero. Gli inadempienti verranno sospesi ma non licenziati e non potranno svolgere l’attività lavorativa a scuola, senza stipendio né altro compenso o emolumento. E potranno rientrare in servizio quando comunicheranno l’avvio o il completamento del ciclo vaccinale primario, entro un periodo non superiore a sei mesi dal 15 dicembre 2021.
Le circolari nelle scuole salernitane.
Nelle scuole salernitane i dirigenti scolastici stanno facendo “girare” la circolare con cui mettono a conoscenza gli insegnanti e il personale non docente dell’obbligo vaccinale. Anche a Salerno e provincia, seppur in numero piuttosto limitato, c’è personale scolastico no vax che, finora, ha potuto lavorare grazie alla certificazione temporanea rilasciata attraverso i tamponi antigenici o molecolari. «La situazione è sotto controllo - spiega Barbara Figliolia, dirigente scolastico del liceo scientifico “Severi” - tant’è che nel mio istituto ci sono solo tre docenti non ancora vaccinati, a causa di patologie. Per non essere sospesi dovranno munirsi del certificato medico che attesta l’esenzione. È bene precisare, tuttavia, che l’obbligo del green pass vaccinale riguarda solo il personale scolastico e non esteso agli esterni. Dunque anche gli esperti esterni dei Pon potranno continuare a svolgere l’attività con il semplice tampone».
La posizione del sindacato.
Chiede un chiarimento del ministero, per sollevare qualsiasi dubbio, il segretario provinciale dello Snals Pasquale Gallotta: «Considerato il marasma di interpretazioni e re-interpretazioni del decreto legge ci saremmo aspettati una nota ministeriale di chiarimento e di indicazione. Vediamo, al contrario, le diverse circolari dei dirigenti scolastici che sintetizzano, ognuno in un modo, quanto il decreto detta». Gallotta conferma inoltre «il disappunto per l’obbligo vaccinale e non perché contrari ai vaccini. La scuola con grande senso civico ha contribuito a contrastare il diffondersi del virus, tant’è che già a settembre il 95% del personale scolastico risultava vaccinato. Ma non possiamo accettare provvedimenti punitivi ».
Gaetano de Stefano
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Articolo pubblicato su La Città di Salerno il giorno 23/11/2021
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Ci sarà anche una delegazione sindacale salernitana, oggi pomeriggio, al sit-in organizzato a Napoli davanti alla Prefettura per protestare contro gli interventi previsti nella legge di Bilancio che penalizzano la scuola. Una manifestazione, per il momento, silenziosa ma non s’escludono, nel caso in cui le istanze non fossero recepite, proteste ben più vibranti. E questo perché, come spiega il segretario provinciale dello Snals Confsal di Salerno, Pasquale Gallotta, «non vengono prese in considerazione le esigenze dei lavoratori e di tutta la comunità educante. Le risorse stanziate per il rinnovo del contratto - puntualizza il sindacalista - non garantiscono il recupero del potere di acquisto dei lavoratori. Restano insufficienti le risorse stanziate per la proroga dei contratti Covid che al momento escludono il personale Ata, che poi è stato quello per il quale è stata fatta la maggior parte dei contratti di questa tipologia. Mancano ancora interventi fattivi sulla mobilità del personale e non ultimi, mancano sistemi di deroga sul dimensionamento delle scuole».
(g.d.s.)
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Articolo pubblicato su La Città di Salerno il giorno 16/09/2021
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Oltre cento istanze inviate dal Salernitano, lo Snals: «Gli elenchi non vengono rispettati»
L’anno scolastico parte, per il personale docente e non docente, all’insegna di disservizi ed errori. Tant’è che anche a Salerno si registrano centinaia di ricorsi. A lanciare l’allarme è il segretario provinciale dello Snals, Pasquale Gallotta, che rivela come ci siano state anomalie «causate dalla graduatoria Gps finalizzate ad ottenere l’immissione in ruolo oppure un contratto di supplenza annuale». Tant’è che ad oggi lo «Snals Salerno - spiega Gallotta - è impegnato ad inviare per conto dei precari diffide, accesso agli atti, richiesta di motivazione perché sta capitando in tutta Italia che ci sono casi in cui non sono stati rispettati la graduatoria, il punteggio posseduto, oppure lo stesso è stato erroneamente attribuito».
L’avvio dell’anno scolastico, dunque, non sarà dei più semplici, tenendo conto che restano sul tappeto anche gli altri problemi legati alla pandemia. «Siamo consapevoli - rimarca Gallotta - del fatto che la scuola può e deve contribuire al miglioramento della struttura sociale ed economica del Paese e tutti gli operatori della scuola sono seriamente impegnati. Insomma tutti, ognuno per il suo compito, ha cercato di contribuire alla agognata riapertura delle scuole. Purtroppo, però, va evidenziato che a fronte di grandi energie profuse dai lavoratori, restano nodi irrisolti, molte incognite, dovute ai continui interventi del Ministero che spesso creano confusione e ulteriori problemi, che come sindacato cerchiamo in ogni caso di risolvere: green pass, tamponi ed altri».
A detta di Gallotta c’è l’impressione che «spesso si sia proceduto procrastinando decisioni fondamentali per l’ordinato avvio dell’anno scolastico, mentre in taluni altri casi si è andato di fretta per dimostrare la conclusione delle operazioni prima dell’inizio delle lezioni, come ad esempio le nomine». «La stessa fretta - aggiunge il sindacalista - è stata adottata nell’estensione del green pass a chiunque abbia accesso alle “strutture” scolastiche. Tutte situazioni che aumentano il carico di lavoro delle scuole e complicano ulteriormente un inizio già di per sé complicato da storiche situazioni che nel contesto aumentano le difficoltà: inadeguatezza delle strutture e delle infrastrutture materiali e tecnologiche, numerosità delle classi, insufficienza dei finanziamenti, per fare esempi».
(g.d.s.)
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Articolo pubblicato su La Città di Salerno il giorno 19/06/2021
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Il segretario provinciale è stato rieletto: «Per il futuro ripartiamo dalle scuole»
Pasquale Gallotta è stato confermato segretario provinciale dello Snals Confsal. Una riconferma per certi versi scontata, visto il lavoro di Gallotta alla guida del primo sindacato della scuola, in quanto ha saputo garantire, anche in periodo difficile come quello della pandemia, il confronto tra gli iscritti e ha mostrato, al tempo stesso, grande attenzione alle istanze del territorio. Un’attenzione che, in concreto, si è tradotta con la presenza incisiva ai tavoli negoziali. Perciò la sua rielezione non fa altro che rafforzare il corso intrapreso dallo Snals-Confsal in quest’ultimi anni. Naturalmente Gallotta ha accolto, con entusiasmo, la fiducia nei sui confronti e, nel suo discorso di ringraziamento, ha voluto presentare il suo programma riguardante la volontà di un ulteriore rafforzamento del ruolo dello Snals a livello territoriale, puntando sul clima di coesione interna, la centralità dei temi e delle priorità posti a livello nazionale che impongono grande impegno anche a livello territoriale.
«Puntiamo - ha spiegato Pasquale Gallotta - sulle nuove forme di partecipazione attivate e sulla mobilitazione a tutti i livelli organizzativi, dell’intero quadro dirigente territoriale e delle nostre Rsu. Attendiamo scelte politiche nazionali coerenti con la situazione attuale, con i problemi da sanare, con le condizioni da creare, che permettano non la semplice ripartenza, ma il recupero e un funzionamento efficace ed efficiente delle nostre istituzioni, nel rispetto delle prestazioni professionali e della dignità dei lavoratori. In una fase particolarmente difficile, come quella che sta attraversando il Paese, il ruolo del sindacato è fondamentale per il rilancio. Occorre ripartire dalla scuola per avere un futuro. Il cambiamento non è più un’opzione ».
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