(decreto salva-infrazioni) - NOVITA' PER IL PERSONALE DELLA SCUOLA

Sono due le modifiche introdotte con il decreto legge n. 69 del 13 giugno 2023 (decreto salva infrazioni) che riguardano il personate della Scuola: 

  • ricostruzione della carriera,
  • estensione della Carta docenti con contratto a tempo determinato sino al 31 agosto.

RICOSTRUZIONE DELLA CARRIERA 

  1. docenti
    Cambia il meccanismo di ricostruzione di carriera: per il personale docente, immesso in ruolo a partire dal 2023/2024 e confermato in ruolo, sarà prevista la valutazione integrale di tutto il periodo preruolo sia ai fini giuridici che economici. 
    Abrogata la norma che prevedeva la valutazione per intero del servizio preruolo per i soli primi quattro anni e per il restante periodo nei limiti dei due terzi. 
    Dunque l'anzianità di servizio preruolo diventa utile per intero e non solamente per i due terzi della parte eccedente i primi quattro anni ma si valuta solo il servizio di insegnamento effettivamente prestato. Quindi, per la valutabilità di un intero anno scolastico non sarà più sufficiente aver prestato almeno 180 giorni di servizio. 
    E non è detto che il nuovo conteggio sia migliorativo per tutti. L'aver maturato 180 giorni di servizio resta comunque titolo valido per l'attribuzione del punteggio come anno intero. 
    (Esempio: 6 mesi di servizio -180 giorni- non costituiscono un anno di servizio ai fini della ricostruzione della carriera perché sono inferiori ad un anno (12 mesi) di servizio effettivamente prestato. Sono considerati un anno, invece, nella valutazione del punteggio per te GPS. 
  2. ATA 
    Modifica del meccanismo di ricostruzione anche per il personate Ala. 
    Il decreto salva-infrazioni prevede che, per il personale Ata immesso in ruolo dall'a.s. 2023/2024, iI servizio non di ruolo prestato nelle scuole e istituzioni educative statali è riconosciuto per intero agli effetti giuridici ed economici. 
    Secondo la norma, ora abrogata, per il personale Ata il servizio non di ruolo prestato nelle scuole e istituzioni educative statali è riconosciuto sino ad un massimo di tre anni agli effetti giuridici ed economici e, per la restante parte, netta misura di due terzi, ai soli fini economici. 
    Per il personale ATA si tratta sicuramente di una modifica "favorevole", in linea con l'orientamento espresso sino ad oggi dalla Corte di cassazione perché tutto il servizio pre-ruolo prestato nella scuota statale sarà valutato integralmente. 

CARTA DOCENTI 
La modifica introdotta estende, per ranno 2023, la Carta anche ai docenti non di ruolo ma solo a queli contratti di supplenza annuale su posto vacante e disponibile - ossia con supplenza fino al 31 agosto.